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Vice Presidente di Film Commission Torino Piemonte - Collaboratore in Staff Assessorato Attività Produttive, Commercio, Lavoro Città di Torino

La vera saggezza sta in colui che sa di non sapere

Nel corso del tempo il lavoro mi ha insegnato che sono infinite le cose che non sappiamo. Da lì, il mio impegno per l'informazione e la divulgazione è diventato "passione".


venerdì 15 novembre 2013

MERITI SENZA LUCE: MARIO DRAGHI



Mario Draghi - Presidente della Banca centrale europea


In tempi di profonda crisi economica, tra liti di partito e scelte non fatte, continua, inesorabile e prezioso, il lavoro del Presidente della Banca centrale europea.

I partiti litigano, si scindono, retrocedono o avanzano rispetto alle promesse fatte.
I politici arrancano per la difesa di posizioni sempre più deboli, dimenticando la responsabilità per la quale sono stati eletti: governare.
In un contesto tanto nebuloso e incerto, continua, inesorabile, il lavoro di Mario Draghi , Presidente della Banca centrale europea, in difesa dell'ultimo avamposto della salvezza: l'euro.
Scarso talento nel comunicare il proprio sforzo, inesistente capacità di affabulare con facili promesse, il Presidente procede nel suo intento di difendere la moneta che, nonostante le apparenze, è ancora una delle più ricche del mondo.
All'interno della Comunità Europea ( e non soltanto in zona euro), l'euro è la moneta dove il commercio internazionale, le invenzioni tecnologiche, il risparmio, le iniziative imprenditoriali rappresentano un peso notevole.
Il delicato lavoro che svolge Mario Draghi è volto alla determinazione del tasso di scambio estero che dipende dalla somma di azioni come la gestione della liquidità da erogare alle banche, e l'amministrazione del tasso di interesse della stessa BCE.
Il Presidente Draghi sa bene che l'economia italiana rappresenta uno spaccato rilevante per il complesso sistema economico europeo.
La nostra forza produttiva non è più rappresentata dalla grandi imprese ma da tutte le realtà medio-piccole, tessuto vitale del sistema. Nell'ambito di questo corollario, molte imprese sono fallite, alcune sopravvivono a fatica ma qualcuna, a sorpresa, ha aumentato i propri prodotti e le proprie esportazioni; in mancanza di una domanda interna calante, sono proprio quelle esportazioni a mantenere in vita l'interno sistema.
Questa azione verrebbe rafforzata se le banche fossero più generose nel concedere finanziamenti a tassi ridotti.
Qui interviene il sotterraneo, prezioso contributo del Presidente.
Lo scorso anno ha aperto una linea di credito di oltre 1.000 miliardi a tassi triennali molto bassi; ha garantito l'impegno a non abbandonare l'euro e ha promesso ( non sono mai promesse vane ) di finanziare un fondo europeo per i paesi in difficoltà che possono accedervi accettando una maggiore vigilanza da parte dell'Europa, della BCE e del Fondo monetario internazionale. Ha dato autorizzazione all'acquisto di una grande quantità di titoli pubblici di vari paesi sul mercato secondario, riconoscendo particolare priorità a quelli in maggiore difficoltà. Ha provveduto a diminuire progressivamente il tasso ufficiale di sconto rispetto al livello raggiunto al momento della sua entrata nella BCE ( 1.5).
Sta lavorando affinché si riconosca necessaria una Unione Bancaria e perchè venga rafforzata la vigilanza sulle banche da parte della BCE.
Mentre nel nostro paese impazza la guerra dei partiti, grazie a queste azioni, sono aumentate, per volume di collocazione e aumento del valore, le emissione dei Bot e Btp.
Tutto ciò producendo una salutare discesa dello spread.
Che dire? Ognuno declama il proprio eroe.
Per alcuni, non serve che urli, che minacci o che prometta inutilmente.
Per molti, un eroe è una persona capace. E onesta.