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Vice Presidente di Film Commission Torino Piemonte - Collaboratore in Staff Assessorato Attività Produttive, Commercio, Lavoro Città di Torino

La vera saggezza sta in colui che sa di non sapere

Nel corso del tempo il lavoro mi ha insegnato che sono infinite le cose che non sappiamo. Da lì, il mio impegno per l'informazione e la divulgazione è diventato "passione".


venerdì 14 dicembre 2012

ELSA FORNERO A TORINO IN DIFESA DEI DIRITTI UMANI





A Torino si sono riuniti 120 parlamentari dei 47 paesi del Consiglio d'Europa per aprire gli Stati Generali sui diritti umani.
Sono gli esponenti più significativi dell'azione per i diritti umani nel campo delle istituzioni e della società civile e dibatteranno, per due giorni, per valutare la tensione strutturale tra principi e realpolitik, tra valori e interessi nello scenario mondiale.
I lavori sono stati aperti da Jean-Claude Mignon, Presidente dell'Assemblea parlamentare, e da Pietro Marcenaro, Presidente della Commissione affari politici e democrazia PACE e della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato Italiano.
Il loro intervento ha introdotto la necessità di riflettere in merito agli interventi prevaricanti dell'occidente avanzato nei confronti dei paesi piegati da una guerra, in nome dell'affermazione di una democrazia che, a volte, nasconde un interesse economico più forte del giustizialismo.
I riflettori, però, si sono accesi all'arrivo del Ministro Fornero, coinvolta dall'Assemblea in virtù della sua delega alla Pari Opportunità.
Era evidente l'interesse dei media nei confronti di una figura politica sui cui riflettono i successi di un governo tecnico (fiducia dei mercati) ,e gravano gli oneri che allo stesso governo si attribuiscono ( misure drastiche e qualche mancato successo).
Elsa, però, non flette la postura. Entra in sala con l'incedere fiero cui non rinuncia, soprattutto, in pubbliche uscite.
E' composta e precisa quando inizia il suo intervento. Sembra che si prepari ad una lectio magistralis sul sistema pensionistico, erge la schiena, schiarisce la voce, impugna i suoi fogli, inizia a parlare della necessità di stabilità del sistema diritti di un paese affinchè anche la sua economia si rafforzi ma poi, piano, implode in una tenera emozione.
Ammette di essere imbrigliata nella sua inscalfibile corazza di economista e di essere profondamente riconoscente a Pietro Marcenaro per averle insegnato l'attenzione a compiti e impegni che riguardano la difesa dei diritti umani.
La sua voce è sincera e leggermente incrinata.
Si riprende, e con garbo annuncia commossa di aver firmato a Strasburgo la convenzione di Istanbul, ratificata dal Consiglio d'Europa, per la tutela della donne dalla violenza.
Non è il suo unico risultato nel campo dei diritti umani. Ce ne sono stati altri ma in quel momento, in quel preciso istante, è sembrata più umana anche lei.
Brava Elsa.