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Vice Presidente di Film Commission Torino Piemonte - Collaboratore in Staff Assessorato Attività Produttive, Commercio, Lavoro Città di Torino

La vera saggezza sta in colui che sa di non sapere

Nel corso del tempo il lavoro mi ha insegnato che sono infinite le cose che non sappiamo. Da lì, il mio impegno per l'informazione e la divulgazione è diventato "passione".


giovedì 28 giugno 2012

l MINISTRO PROFUMO A TORINO: “L’ITALIA DEVE DIVENTARE UN PAESE NORMALE”.


I

Torino Software and Systems Meeting riunisce le piccole e grandi aziende in una tavola rotonda per suggerire proposte alla crisi e rilanciare una nuova fase dell’economia.

Tosm 2012 è l’evento dell’ITC che si svolge a Torino con l’obiettivo di rilanciare gli interventi previsti dall’Agenda Digitale non ancora inseriti nel Decreto Sviluppo.

Si tratta, dunque, di una tavola rotonda tra aziende ed esperti per recuperare quel ritardo che da sempre ci pone tra gli ultimi posti delle classifiche di produttività; un meeting dal titolo “Italia Digitale : Bridging the gap”, come se i termini inglesi usati per indicare il proposito facilitino il raggiungimento dell’obiettivo.

Nelle intenzioni:

  • investire in ricerca, innovazione e internazionalizzazione
  • aggredire i mercati a maggiore potenzialità di spesa a medio termine
  • velocizzare lo scambio di informazioni
  • dare il via all’Agends Digitale

Valutando le intenzioni viene da chiedersi come mai tanti buoni propositi non siano stati ancora attuati. Sembra, quasi, u problema dalla facile soluzione…

Dopo i convenevoli saluti istituzionali, inizia il dibattito moderato da Mario Calabresi. Al tavolo grandi aziende come Telecom, rappresentata da Oscar Cicchetti (che sostituisce Franco Bernabè), e piccoli gruppi, come Venchi, rappresentata dal suo Amministratore Delegato Daniele Ferrero.

Nel corso del dibattito sono emerse polemiche per la incompleta cablatura della banda larga nel nostro paese , che impedisce alle aziende situate fuori dalle grandi città ( come la Miroglio di Alba), di poter operare adeguatamente.

E’ stata dichiarata la fiducia al sistema informatico globale che rende, e renderà, il mercato più agile e totalmente raggiungibile anche per piccole aziende (come Venchii ) che non possono contare su grandi volumi di investimento.

L’intervento rivoluzionario, però, bisogna ammetterlo: è stato quello del Ministro Profumo, che ha presenziato con estrema puntualità il convegno, così come aveva annunciato.

Il suo discorso non è stato politico, ma saggiamente tecnico e abilmente seducente. Non ha usato termini obsoleti, né ha favoleggiato obiettivi irreali. Ha scosso le coscienze dei presenti, vagamente abbattuti dal precedente intervento inutilmente istituzionale, suggerendo un mutamento di cultura, uno scatto di dignità. Un mutamento che ci tolga di dosso quell’insopportabile lentezza mediterranea che ci lascia sempre agli ultimi posti

Ha suscitato ilarità spiegando che la continua richiesta che riceve da interlocutori di ogni ambito da quando è stato nominato Ministro, è sempre una richiesta di proroga.

Il nostro paese è rallentato dalla sua cultura del ritardo, continua Profumo; da quella strana logica che consente ancora allo studente di andare “fuori corso”, sostenendo l’esame tre anni dopo la chiusura del corso. E’ un paese fiaccato dalla cultura della polemica e del vittimismo. Il Ministro chiede uno scatto in avanti.

Ha strappato l’applauso dopo il racconto di qualche aneddoto simpatico in merito al rigore.

La platea è conquistata.

Verrebbe voglia di suggerire un cambiamento di abitudini anche nella gestione dei convegni, in cui i politici dovrebbero imparare a contenere davvero i loro interventi nel tempo previsto e avere la cortesia di non fuggire l’attimo dopo, perdendo la possibilità di seguire dibattiti interessanti ed imparare nozioni preziose.

Oggi la lezione c’è stata solo per i tecnici presenti che sono stati ingiustamente sottoposti ad una lunga presentazione di dati di mercato, già noti a tutti loro, da parte di una società di consulenza.

Anche queste abitudini dovrebbero cambiare. Sarebbe, oltretutto, anche più economico…